Dati e metodo di intervento. Incontri e relazioni che generano impatto 1024 682 Fuori dal giro

Dati e metodo di intervento. Incontri e relazioni che generano impatto

REPORT: ANATOMIA DI UN PROGETTO.

Complessità di un progetto sulla prevenzione e riduzione dei rischi delle dipendenze patologiche rivolto a minori e giovani in quattro quartieri

Dati e metodo di intervento. Incontri e relazioni che generano impatto

“Le persone con le quali entriamo in contatto hanno storie di vita difficili e vivono esperienze dure. Disimparano piano, piano a fidarsi dell’essere umano. Proprio per questo il nostro approccio deve essere empatico e autentico, il giudizio deve essere sospeso per accogliere il bisogno espresso in quel preciso momento. È un processo che richiede molto tempo perché solo dopo aver superato la diffidenza e le resistenze personali, è possibile poter immaginare con la persona, una prospettiva nuova, di cambiamento”. Questa mattina i dati del progetto “Fuori dal giro” sono stati condivisi in occasione di un convegno organizzato “Al fresco” bistrot di Casa San Francesco alla presenza di tutti i partner della rete di questo modello integrato per il contrasto alle droghe, che unisce istituzioni, terzo settore e realtà sanitarie. Un’alleanza territoriale che si è mossa di quartiere in quartiere, tra Sperone, Borgo Vecchio, Ballarò e Zen, agganciando giovani cittadine e cittadini attraverso percorsi educativi non formali che promuovono stili di vita sani, con l’intervento di tre unità mobili, e punti di ascolto dislocati in città. Nelle testimonianze degli operatori delle equipe di psicologi, mediatori, assistenti sociali, educatori di strada e operatori dell’ASP, testimoni privilegiati delle conseguenze di un fenomeno emergenziale pervasivo, emerge forte l’urgenza di mettere a valore il peso dell’incontro e dell’ascolto negli interventi di prevenzione, un patrimonio indiscusso capace di generare un impatto significativo. Una rete di azione di grande impatto che continuerà ancora il proprio intervento grazie ai fondi del Pon metro, garantendo la permanenza in strada delle unità mobili e dando continuità agli sportelli di ascolto aperti alla città.

“Presidio mobile in rete per la prevenzione primaria delle dipendenze patologiche e dell’uso di stupefacenti rivolto a minori e giovani della città di Palermo”, è un progetto sostenuto dal Comune di Palermo in partenariato con Fondazione Don Calabria, Asp Palermo, Zen Insieme, Libera Palermo, Sol.co, Al Revés e Casa dei giovani.